Le norme consuetudinarie si formano attraverso la pratica costante dei singoli individui.
Pertanto la CONSUETUDINE è la ripetizione costante, generale e uniforme di un dato comportamento, con la convinzione di obbedire ad un comando giuridico.
La consuetudine è costituita da due elementi:
- Un elemento materiale, cioè la ripetizione costante, generale e uniforme di un comportamento.
- Un elemento psicologico, cioè la convinzione che il comportamento tenuto corrisponda ad un obbligo giuridico. Tale elemento distingue la consuetudine dalla prassi.
L’efficacia della consuetudine è subordinata alla legge e ai regolamenti. Non è mai ammessa la consuetudine contro la legge, cioè in contrasto con il contenuto di una norma scritta. La consuetudine può essere:
Secondo la legge à quando viene richiamata dalla legge o da un’altra fonte scritta
Al di fuori della legge à quando opera in una materia non disciplinata dalla legge.
Chi ha interesse a far valere una consuetudine deve dimostrare che essa esiste.
Per facilitare tale prova, le Camere di Commercio raccolgano gli usi locali e li pubblicano in un’apposita raccolta.