LE CAUSE DELL’INFLAZIONE
Ogni aumento dei prezzi è inflazione? No, per poter parlare di inflazione occorre che l’aumento riguardi tutti i prezzi, sia continuo nel tempo e si autoalimenti. I commercianti rincarano i beni che vendono perché i loro costi sono aumentati.
I fattori che possono scatenare un processo inflazionistico sono sostanzialmente due: l’aumento della domanda aggregata e l’aumento dei costi della produzione. Nel primo caso si parla di inflazione da domanda, nel secondo caso di inflazione da costi.
Un incremento della domanda, per non generare un effetto destabilizzante sul sistema economico, richiede un adeguamento dell’offerta; ma se la capacità produttiva del sistema è già pienamente sfruttata sarà impossibile soddisfare la crescita della domanda.
L’eccesso della domanda sull’offerta provoca quindi un aumento dei prezzi dei beni, divenuti più scarsi.
Secondo i monetaristi questo tipo di inflazione è determinata dall’aumento dell’offerta di moneta che genera una crescita della domanda aggregata, la quale, a sua volta, fa lievitare i prezzi dei beni.
Quando si verifica l’aumento dei costi? Il caso più frequente e più importante si ha quando l’aumento del costo del lavoro è superiore all’aumento della produttività, cioè sale il costo del lavoro per unità di prodotto. Infatti il lavoro entra nella produzione di quasi tutti i beni e servizi e il suo costo rappresenta i due terzi dei costi totali sostenuti dalla imprese. Pertanto, se il costo del lavoro aumenta del 10%, i costi totali delle imprese crescono dei due terzi del 10%, ossia del 6,6%. Un aumento dei salari non compensato da un incremento della produttività del lavoro, induce gli imprenditori ad aumentare i prezzi di vendita dei beni in modo da lasciare inalterato il loro margine di profitto.
Attraverso l’aumento dei prezzi le imprese riescono a compensare l’aumento dei costi di produzione, ma ciò danneggia i lavoratori stessi, perché il loro precedente incremento salariale risulta del tutto vanificato in conseguenza dell’aumento dei prezzi. Essi perciò chiederanno un nuovo aumento del salario, che a sua volta determinerà la crescita dei prezzi (mettendo in moto una spirale prezzi-salari molto difficile da arrestare).
Un altro caso importante di inflazione da costi si ha quando aumenta il prezzo delle materie prime e in particolare delle fonti di approvvigionamento energetico (petrolio, per esempio) . Siccome l’Italia importa la maggior parte delle materie prime, se queste aumentano di prezzo, l’Italia importa inflazione.
Per poter parlare di inflazione bisogna sapere con non tutto lo è.
Per esempio un inflazione è l aumento di tutti prezzi; sia dell aumentare della domanda sia dell aumentare del costo di produzione.
La caratteristica dell aumentare la domanda dipende a sua volta dall aumento dei prezzi di beni mentre l altra caratteristica dell aumentare il costo di produzione si ha quando il costo di lavoro è più alto di quello di produzione. Per restare in equilibrio tra di essi bisogna aumentare i prezzi con l aumentare dei costi
Quando si parla di inflazione comincia a parlare di cosa significhi il termine inflazione noi intendiamo la perdita del potere di acquisto della moneta che si verifica quando la moneta stessa circola in quantità superiore a quella richiesta dai bisogni del mercato.
Dire “perdita del potere di acquisto della moneta” è la stessa cosa che dire “aumento dei prezzi” o “svalutazione della moneta”. In altre parole ancora, si ha inflazione quando con la stessa quantità di denaro si acquista in un certo tempo una quantità minore di beni rispetto a un tempo precedente. Ciò è male perché un’inflazione elevata produce danni economici e sociali rilevanti e mina la credibilità del paese che la subisce.
Generalmente sono le categorie economicamente più deboli, come i lavoratori dipendenti e i pensionati, che soffrono maggiormente di questa situazione, perché sono più lenti ad adeguarsi al costo della vita rispetto ai commercianti e ai possessori di beni reali.