LA PRODUTTIVITÀ MARGINALE PONDERATA
Il calcolo della produttività marginale dei singoli fattori produttivi (considerati isolatamente) consente di risolvere un importante problema dell’impresa: entro quali limiti conviene estendere l’impiego di un fattore produttivo variabile.
A tale scopo si pone a rapporto matematico la produttività marginale del fattore produttivo considerato (espressa in termini monetari) col costo del medesimo fattore produttivo, cioè si considera la produttività marginale ponderata del fattore.
Produttività marginale ponderata fattore = produttività marginale fattore / costo del fattore
Supponiamo che si tratti di decidere sull’impiego di un nuovo operaio, il quale viene a costare all’impresa 50 euro al giorno. Se il valore del prodotto complessivo, in seguito all’apporto del detto lavoratore, aumenta in misura superiore o almeno uguale all’incremento del costo (cioè 50 euro), l’assunzione di quest’operaio è vantaggiosa, altrimenti è antieconomica.
Pertanto l’impiego di un fattore produttivo, isolatamente considerato, è conveniente fino a quando la sua produttività marginale ponderata non scende al di sotto del suo costo, cioè finché la produttività marginale ponderata è > = 1.