L’offerta individuale di una merce o di un servizio è la quantità di merce o di servizio che in un dato momento una persona è disposta a vendere ad un certo prezzo. L’offerta collettiva risulta dalla somma di tutte le offerte individuali, nell’ambito di un certo mercato. L’offerta è sensibile alle variazioni del prezzo: precisamente, se il prezzo aumenta, l’offerta tende ad aumentare, invece se il prezzo diminuisce accade il contrario. Quindi l’offerta è una funzione diretta del prezzo. Quando il prezzo diminuisce, chi offre vede ridursi gradualmente il guadagno fino a zero e quindi tende a diminuire o sospendere le sue vendite in attesa di momenti più favorevoli; oppure, se si tratta del produttore, può ridurre la sua attività.Se il prezzo aumenta il produttore o il venditore approfitta del momento favorevole per accrescere il volume degli affari. Ma si deve evidenziare che non sempre l’offerta è una funzione diretta del prezzo. Ad esempio nel periodo estivo quando l’offerta della frutta è massima, i prezzi diminuiscono; il contrario avviene nei periodi in cui la merce scarseggia. Nella realtà i rapporti tra prezzi e offerta sono molto complessi; si tratta di due variabili che si influenzano reciprocamente e che sono, a loro volta, influenzate dalla domanda. L’offerta, come la domanda, può essere più o meno elastica. L’elasticità dell’offerta dipende dal costo che devono sostenere le imprese per espandere o contrarre la produzione, per immettersi nel mercato o per uscirne, nonché dal tempo richiesto per tali operazioni.L’elasticità dell’offerta si misura ponendo a rapporto la variazione percentuale della quantità offerta con quella del prezzo:
indice di elasticità dell’offerta = variazione % offerta / variazione % prezzo
Se l’indice di elasticità è maggiore dell’unità, si dice che l’offerta è elastica; se l’indice è minore dell’unità, si dice che l’offerta è rigida.