Per poter effettuare le sue scelte l’imprenditore deve conoscere la produttività dei diversi fattori produttivi, cioè la redditività, in termini di prodotto, che ciascuno di essi ha in una certa combinazione produttiva.

Distinguiamo tre tipi principali di produttività:

  1. La produttività totale indica il prodotto che si ottiene con una data quantità del fattore preso in esame.
    Ad esempio, se 100 operai producono 200 computer al mese, questa sarà la loro produttività totale;
  2. La produttività media indica il rendimento medio di una unità del fattore considerato e si ottiene facendo il rapporto fra il prodotto complessivo ottenuto e la quantità del fattore impiegato a tale scopo.

Riprendendo l’esempio precedente, la produttività media di ognuno di quegli operai è 200/100 = 2.

  1. C) la produttività marginale è data dal rapporto tra l’incremento che subisce la produzione in seguito ad aumento marginale del fattore variabile e l’aumento di quest’ultimo, quando tutti gli altri fattori restano invariati (fattori fissi).

La produttività marginale consente di misurare l’apporto delle successive dosi di un fattore isolatamente considerato. Essa è quindi un indice molto più significativo dei precedenti. Se il fattore variabile è A, abbiamo:

produttività marginale A = incremento prodotto totale/incremento fattore A.

La produttività marginale ponderata è il rapporto tra la produttività marginale del fattore considerato (espresso in termini monetari) e il costo del fattore.