All’origine di ogni scambio e di ogni contratto c’è un atto di fiducia. Acquistando un bene si ha fiducia nel fatto che quel bene valga effettivamente la somma pagata. La fiducia è una specie di linfa vitale del sistema economico e quando la fiducia cessa di scorrere nei circuiti economici si avranno gravi conseguenze; cioè i cittadini e le imprese non hanno più fiducia nelle banche, a sua volta le banche non hanno più fiducia reciproca e non si prestano più denaro fra loro, gli investitori non hanno più fiducia nelle agenzie di rating e pertanto la crisi diventa sistemica. Oggi, in un mercato che ha dimensioni planetarie, gli operatori economici si incontrano “su strade informatiche”, la responsabilità personale diventa un concetto astratto che fa molta fatica a incarnarsi in un soggetto ben identificato. E ciò non alimenta affatto la fiducia che tuttavia resta una condizione necessaria per il funzionamento dell’economia.
La fiducia sta alla base di ogni rapporto di scambio. All’acquisto di un bene ci si aspetta che il valore dello stesso equivalga il prezzo pagato. Per esempio nell’acquisto di un’auto ci si aspetta che il prezzo pagato equivalga il valore dell’auto acquistata. Oppure il risparmiatore che vuole investire i propri risparmi presso un istituto di credito, si aspetta che l’Agente finanziario tuteli i suoi interessi e i suoi risparmi. La fiducia è necessaria nel sistema economico. Se la fiducia smette di fluire nell’economia conseguiranno gravi conseguenze. Imprese e cittadini perdono la fiducia nei confronti delle banche, e a loro volta perdono la fiducia reciproca, in questo modo aumenta la crisi. Ad oggi gli operatori economici si incontrano per vie informatiche, e ciò diminuisce la fiducia che è necessaria per il funzionamento dell’economia.