IL CAPITALE

 

L’ uomo non può lavorare con le sole forze fisiche senza l’aiuto di appropriati strumenti. Egli ha saputo avvalersi con la sua intelligenza dei mezzi offerti dalla natura, trasformarli e adattarli per moltiplicare l’efficacia del suo lavoro. Questi mezzi, una volta acquisiti e adattati, costituiscono il capitale.
Di quest’ultimo fanno parte: lematerie prime, i prodotti semilavorati, le macchine, gli strumenti, le stesse forze naturali dopo che l’uomo se ne è appropriato a scopo produttivo (la forza motrice dell’acqua, dei venti).
Pertanto il capitale è quella parte della ricchezza prodotta che viene sottratta al consumo e destinata a nuova produzione.

 

 

Il capitale investito

 

 

CARATTERI DEL CAPITALE:

 

Il capitale proviene, per la massima parte, dal risparmio che un Paese è in condizione di effettuare:

  • ha la proprietà di accrescere la produttività del lavoro;
  • crea i presupposti della sua moltiplicazione nel tempo;
  • è indispensabile a qualsiasi tipo di organizzazione economica.

 

 

CLASSIFICAZIONE

 

Una distinzione importante soprattutto per le imprese, è quella che intercorre tra capitale fisso e capitale circolante.
CIRCOLANTE: esaurisce i suoi effetti nel ciclo produttivo. Così avviene per le materie prime, l’energia elettrica, i combustibili. Essi entrano una sola volta nel processo produttivo e devono essere compresi per intero nel costo di produzione.

FISSO: (macchinari, edifici industriali ecc.) perde la sua efficacia gradatamente in più cicli produttivi, in seguito al logorio tecnico. Le somme accantonate per sostituire, al momento opportuno, i mezzi di produzione, prendono il nome di quote di ammortamento (il c.d. ammortamento tecnico).

Oltre al naturale deperimento fisico, il capitale fisso è soggetto al logorio economico. Infatti esso tende a svalutarsi per effetto dei progressi tecnici. Tale deprezzamento prende il nome di obsolescenza.

Classificazione Capitale

 FORMAZIONE ED INCREMENTO DEL CAPITALE

La formazione e l’incremento del capitale dipendono da vari fattori, dei quali il più importante è, ovviamente, il livello del risparmio. Quest’ultimo è legato, a sua volta, al livello del reddito. Non tutto il risparmio viene investito, cioè viene trasformato in capitale. La propensione ad investire è legata a molti fattori. Come ad esempio le abitudini dei risparmiatori, la stabilità monetaria e la politica del Paese. Gli investimenti produttivi costituiscono una condizione indispensabile del progresso economico di un Paese.

 

 

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