Articolo 6 Costituzione - tutela delle minoranze linguistiche

 

L’art. 6 della Costituzione italiana stabilisce che “la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”, attribuendo all’ordinamento giuridico un vincolo costituzionale di tutela di queste realtà. In Italia vivono dei gruppi che hanno una diversa origine proprio come popolazione: esistono comunità albanesi, greche, ladine ecc; infatti, la loro lingua madre non è l’italiano e per questo parla di “minoranze linguistiche”.

Il contenuto dell’art. 6 Cost. si collega con una norma fondamentale del nostro ordinamento giuridico, cioè con l’art. 3 Cost.: in base al principio di UGUAGLIANZA, le minoranze linguistiche non devono essere discriminate. Pertanto, la Repubblica italiana riconosce le minoranze linguistiche e cerca di salvaguardare il valore nel rispetto della diversità. L’art. 6 Cost. deve essere collegato anche con l’art. 9 Cost, laddove si colga la rilevanza non solo linguistica ma anche culturale di tale minoranze e del loro patrimonio di tradizioni e usi.

Pertanto, per non disperdere le tradizioni e la cultura di comunità di modeste proporzioni, la Costituzione italiana garantisce la valorizzazione del <<pluralismo culturale>>.
Le minoranze linguistiche che per prime sono state tutelate sono quelle di lingua tedesca, francese e slava, rispettivamente nel Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.

L’art. 6 Cost. è stato attuato con la legge del 15 dicembre 1999 n. 482, che prevede la valorizzazione delle lingue e delle culture delle popolazioni albanesi, catalane, tedesche, greche, slovene, croate e di quelle parlanti il francese, il friulano, il ladino, il provenzale e il sardo.

A tale scopo la legge introduce nelle scuole, accanto alla lingua italiana, anche l’uso della lingua della minoranza. Negli uffici della Pubblica Amministrazione è consentito l’uso scritto e orale della lingua tutelata. La protezione offerta alle minoranze linguistiche dall’art. 6 Cost. ha trovato ulteriore rafforzamento nella Dichiarazione ONU sui “diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali, etniche, religiose e linguistiche” del 1977, sottoscritta anche dalla Repubblica italiana.

 

Prof.ssa G. Ronsisvalle