Il Consiglio dei Ministri è un organo collegiale composto dai Ministri e dal Presidente del Consiglio che lo presiede.
Il Presidente del Consiglio dirige la politica generale del Governo deliberata dal Consiglio dei Ministri, e ne è responsabile. Mantiene l’unità d’indirizzo politico e amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri. Nel caso di dimissioni, morte o revoca del Presidente del Consiglio, tutto il Governo entra in crisi.
I ministri non sono responsabili dei loro atti dinanzi al Capo del Governo, ma dinanzi al Parlamento.
I ministri si distinguono in due categorie: ministri con portafoglio e ministri senza portafoglio. I primi sono quelli preposti alla direzione di un ministero, cioè di una branca in cui si suddivide l’attività amministrativa dello Stato. (Es: Pubblica istruzione, Affari esteri, Finanze). I ministri senza portafoglio non sono preposti ad un ministero e non svolgono attività amministrativa. Vengono nominati per avvalersi delle loro capacità tecniche o per assicurare al Governo più larghe adesioni in Parlamento; quindi svolgono funzioni politiche. A un ministro possono essere affidati più ministeri; il numero dei ministeri non è stabilito dalla Costituzione, ma dalla legge ordinaria.
Le principali attribuzioni del Consiglio dei Ministri riguardano l’esame delle questioni di ordine pubblico e di alta amministrazione; la risoluzione dei conflitti di competenza fra i diversi ministeri; l’approvazione dei disegni di legge, degli schemi dei decreti legge, dei decreti legislativi e dei regolamenti; la nomina delle più alte cariche dello Stato (che poi viene fatta col decreto del Capo dello Stato). Le sedute sono sempre private: non vi è alcun “numero legale”. Le decisioni vincolano anche i ministri assenti. Le deliberazioni non sono prese a maggioranza: non c’è una votazione. Delle riunioni si stende un verbale a cura del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che funge da segretario del Consiglio dei Ministri. Numerose funzioni del governo sono assegnate a comitati interministeriali che sono delle articolazioni del governo. Sono istituiti con legge e sono formati da tutti i ministri interessati a una materia, con l’ausilio di funzionari pubblici ed esperti. La loro funzione è di predisporre o di eseguire le deliberazioni del Consiglio dei ministri.