Il commercio elettronico, anche conosciuto come «e-commerce», è diventato una realtà che negli ultimi anni si è affermata con decisione. La possibilità di poter acquistare ogni qualvolta ne abbiamo la necessità per 7 giorni su 7 e a prezzi competitivi rappresenta un vantaggio non indifferente per il consumatore finale, il quale molto spesso adotta tale modalità di acquisto. Anche da parte delle aziende online i vantaggi non sono affatto minori, grazie al fatto di poter tenere traccia del comportamento dei visitatori sul sito di e-commerce e pertanto direzionare le scelte dei potenziali futuri acquirenti. Sicuramente da tenere in considerazione vi è inoltre una burocrazia più snella, dovuta al fatto che la fatturazione, le spedizioni e gli ordini diventano più facili e veloci da gestire, in quanto tali operazioni vengono effettuate direttamente dalla piattaforma di e-commerce. Infine, poter espandere il proprio commercio a livello nazionale ma potenzialmente anche al di là dei confini della propria nazione grazie alla rete, e non più circoscrivere il proprio raggio d’azione solamente a livello locale, come accade tutt’oggi per i negozi fisici, consente di ridurre i costi, potendosi avvalere di più intermediari nella distribuzione ed ottenere ricavi maggiori. Se i vantaggi sono numerosi e sicuramente rilevanti, altrettanto meritevoli di menzione sono gli svantaggi che le aziende dovranno considerare in relazione al commercio elettronico. Tra questi si annoverano: l’aumento della concorrenza diretta, poiché accedendo ad un mercato più vasto aumentano di conseguenza le imprese concorrenti (competitors), i tempi di attesa per ricevere la merce e i relativi costi di spedizione che possono comunque influire sia riguardo le aspettative del cliente che sul prezzo finale, nonostante la competitività. Per tale ragione molte aziende si stanno attrezzando per attuare il cosiddetto “Click & control”, ovvero concedere all’utente finale la possibilità di acquistare i prodotti sul sito ma invece che usufruire della consegna a domicilio, andare a ritirarli direttamente presso il punto vendita più vicino. Inoltre, la mancanza di addetti alla vendita e di un contatto umano con il cliente deve essere ovviata mediante l’implementazione di una “Live chat”, con cui si cerca di offrire tutte le informazioni che il cliente necessita prima e dopo la vendita. Infine, la mancanza di fiducia verso i siti di e-commerce a causa di alcune truffe sempre più insidiose, come nei casi di siti clonati che possono facilmente indurre un utente scarsamente informato a fornire i propri dati, tra i quali la propria carta di credito, con il fine di appropriarsene indebitamente; i casi di aziende in dissesto economico che come ultima spiaggia accumulano ordini e pagamenti, pur non avendo un’effettiva disponibilità dei prodotti; infine la vendita di prodotti da siti civetta, in cui la merce non viene inviata e la spedizione verrà solo simulata dopo aver ricevuto il pagamento. Pertanto, oltre alla disponibilità di un servizio di live chat efficace che ascolti e dia risposte dettagliate e soprattutto soddisfacenti alla clientela, occorre anche un buon numero di feedback positivi per incentivare le vendite, dato che l’acquirente sarà molto probabilmente influenzato da commenti e recensioni positive. Per difendersi tuttavia dal pericolo più grande, ovvero il furto dei dati personali, l’utente dovrà seguire una serie di importanti accorgimenti, quali: verificare che l’indirizzo web dal quale si effettuano pagamenti sia identificato dalla dicitura “https” che indica un protocollo crittografato e dunque sicuro, stare attenti ai messaggi ricevuti per e-mail, evitando di scaricare allegati da destinatari sconosciuti, usare un antivirus in grado di effettuare una scansione del contenuto della propria casella di posta elettronica e in generale attuare sempre un atteggiamento prudente quando si forniscono i propri dati personali.
A. Milazzo – G. Ronsisvalle