Caduto il fascismo, l’Italia riconquistava la sua libertà per lotta di popolo attraverso una sua guerra per la liberazione. Il 2 giugno 1946 il popolo si pronunciò a maggioranza per la forma repubblicana (referendum istituzionale) ed elesse 556 deputati per l’Assemblea Costituente. La Costituzione italiana è una costituzione composita, che ritrae la sua ispirazione da più ideologie e rappresenta un compromesso fra di esse.
- La Costituzione fu approvata a larghissima maggioranza dalla Assemblea costituente il 22 dicembre 1947, fu promulgata dal Capo dello Stato ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
- La Costituzione italiana è una costituzione “lunga” (139 articoli) a differenza della Costituzione di altri paesi.
Ciò accade perché in essa non si enunciano soltanto principi generici, ma si stabiliscono precise regole sulla struttura e sui poteri degli organi politici (Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, ecc.). Ma soprattutto si regolano in dettaglio tutte le libertà dei cittadini.
- La nostra Costituzione è anche una Costituzione “rigida”, cioè non può essere modificata liberamente dal Parlamento con una qualsiasi legge e tantomeno può essere cambiata da altri organi, ma si devono seguire particolari procedure che la Costituzione stessa stabilisce.
Essa si contrappone allo Statuto albertino (1848-1946), che era definito invece Costituzione flessibile” perché era modificabile con leggi ordinarie.
- Nella Costituzione viene disegnato uno Stato democratico, nel quale ai cittadini è garantito il diritto di partecipare direttamente alle scelte politiche mediante la libera espressione del voto.
Si disegna, inoltre, uno Stato pluralista, nel quale è ammessa ogni idea e ogni formazione politica purché non violenta e le minoranze di ogni tipo sono tutelate. Uno Stato unitario ma con ampio spazio alle autonomie locali (Regioni, Province, Comuni).
- Nella Costituzione viene scelta una forma di Governo parlamentare, con un Parlamento diviso in due camere (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, bicameralismo paritario) che controlla il Governo.
Il controllo sulla osservanza della Costituzione è affidato al Presidente della Repubblica ed alla Corte costituzionale.
- Molto importante e innovativa è la parte sui diritti e doveri dei cittadini (civili, sociali e politici).
Le norme sono numerose e dettagliate (artt. 13-54). Tra i principi più importanti vanno indicati il principio di uguaglianza, di dignità umana, di solidarietà, di libertà degli individui e delle associazioni, di tutela del lavoro, di libertà della iniziativa privata, di tutela della famiglia, di limitazione della sovranità a certe condizioni.
- La Costituzione è composta da 139 articoli e XVIII disposizioni transitorie e la sua suddivisione ha un preciso significato politico, prima ancora che giuridico.
La Costituzione è così divisa:
Principi fondamentali (artt. 1-12)
-Parte I: Diritti e doveri dei cittadini (artt. 13-54)
- Rapporti civili
- Rapporti etico-sociali
- Rapporti economici
- Rapporti politici
-Parte II: Ordinamento della Repubblica (artt. 55-139)
- Parlamento
- Presidente della Repubblica
- Governo
- Magistratura
- Autonomie locali
- Garanzie costituzionali