Emerge una novità importante dalla manovra fiscale recentemente approvata. Potrete infatti dire addio, o quasi, ai contanti, in quanto il governo vorrà sapere per filo e per segno come spenderete i vostri soldi. E lo fa incentivando l’utilizzo delle carte, del bancomat e abbassando la soglia degli acquisti cash. La soglia di pagamento in contanti passa da 3 mila a mille euro in tre anni. Superando quest’ultimo limite imposto si dovranno utilizzare bancomat e carte di credito o pagamenti telematici. Per incentivarne ulteriormente l’utilizzo verrà istituita una lotteria degli scontrini con estrazione a premi per consumatori e negozianti, per la quale saranno stanziati 70 milioni.
Chi non accetta il bancomat sarà soggetto ad una multa di 30 euro. Aumenta la pressione fiscale anche per i fortunati che vincono al gioco, dal Gratta e Vinci alle vincite più importanti, superiori ai 500 euro: dal 12% attuale di imposta si sale al 15% e poi sempre di più a seconda delle vincite, fino al 25% per le somme più alte. Inoltre sarà introdotta la digital tax, che promette di far entrare in cassa 600 milioni l’anno: un 3% da applicare a chi presta servizi digitali che abbia dei ricavi di almeno 750 milioni. Altra novità importante della manovra fiscale riguarderà l’IVA per la scuola guida che da ora in poi sarà pagata anche sui corsi per la patente, con conseguente aumento del costo finale.
Rimanendo sulla questione auto si prevede altresì un contributo di 30 euro per i dispositivi anti-abbandono. Detrazioni fiscali ridotte progressivamente per chi guadagna dai 120 mila euro in su. Ad ogni modo tutte le spese detraibili dovranno essere effettuate tramite pagamenti rintracciabili. A partire dal 2020 dovrebbe essere cancellato il superticket sanitario, mentre saranno previste politiche di sostegno per i disabili. Gli anziani percettori di basso reddito saranno esentati dal pagamento del canone RAI. Verrà costituito un fondo per contribuire a investimenti privati e altre risorse per incentivare gli investimenti nel Mezzogiorno.
Sul settore pensioni sono invece confermate l’APE Social (sussidio per categorie di lavoratori protetti) e l’Opzione Donna. Quest’ ultima per le donne lavoratrici che vogliono andare in pensione anticipata già dal prossimo anno. Infine gli evasori fiscali saranno maggiormente puniti, con una pena massima che arriverà a 8 anni per il reato di “dichiarazione fraudolenta”. Dalla lotta all’evasione è previsto un recupero di circa 7 miliardi. Operazioni che dunque non porteranno all’aumento dell’IVA, come già ampiamente discusso all’insediamento del nuovo governo a tinte giallo-rosse.