Con questa affermazione il celeberrimo autore russo del 19° secolo di vari romanzi, tra cui “Guerra e Pace” e “Anna Karenina”, che hanno dato l’impronta della letteratura russa in tutto il mondo e, ampliando il profondo significato dell’esistenza umana, possiamo vedere che l’autore vuole invitare i lettori di ogni età, classe sociale, credente o non credente ecc…, che il mondo deve osservare un attimo la grandiosità della natura e guardare i propri limiti che ogni giorno egli vuole superare.
Una caratteristica dell’uomo, quello che vorrebbe descrivere all’uomo Tolstoi, è la propria insaziabilità ; preso da ogni sfaccettatura futile e volatile, e non avere la propria consapevolezza di accettare i propri errori, limiti ed egoismi di ogni genere. Avvolto nel proprio guscio e non osservare l’esistenza oggettiva superiore a lui, cioè di un creatore perfetto e sacro ,spesso non considerato dalla stessa creatura che lui ha creato, a sua immagine e somiglianza, insomma come se un figlio cresciuto e curato con tanto zelo e attenzione, egli non vuole riconoscere colui che ha insegnato il vero senso della vita.
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Con questa affermazione il celeberrimo autore russo del 19° secolo di vari romanzi, tra cui “Guerra e Pace” e “Anna Karenina”, che hanno dato l’impronta della letteratura russa in tutto il mondo e, ampliando il profondo significato dell’esistenza umana, possiamo vedere che l’autore vuole invitare i lettori di ogni età, classe sociale, credente o non credente ecc…, che il mondo deve osservare un attimo la grandiosità della natura e guardare i propri limiti che ogni giorno egli vuole superare.
Una caratteristica dell’uomo, quello che vorrebbe descrivere all’uomo Tolstoi, è la propria insaziabilità ; preso da ogni sfaccettatura futile e volatile, e non avere la propria consapevolezza di accettare i propri errori, limiti ed egoismi di ogni genere. Avvolto nel proprio guscio e non osservare l’esistenza oggettiva superiore a lui, cioè di un creatore perfetto e sacro ,spesso non considerato dalla stessa creatura che lui ha creato, a sua immagine e somiglianza, insomma come se un figlio cresciuto e curato con tanto zelo e attenzione, egli non vuole riconoscere colui che ha insegnato il vero senso della vita.