O mio Dio, |
che cosa posso fare per ringraziarti? |
Dall’ abisso del mio nulla, |
ti chiedo perdono dei miei peccati, |
offesa alla tua adorabile maestà. |
La tua misericordia è molto più grande |
del male che ho fatto. |
Eccomi a te, tutto donato a te. |
Stringimi a te, |
in modo che nessuno |
possa mai più strapparmi da te, |
o Signore, mio Dio. |
Frate Giacomo Bulgaro
Momento di contrizione questo della Pasqua quando ogni uomo sente il peso del proprio limite tanto più doloroso quanto più avverte la distanza da Colui che limite non ha perché contiene il tutto, anche la sofferenza.
Finito vs Infinito
Un rapporto dialettico bilanciato a vantaggio del primo che dal secondo prende oltre l’essere,l’ansia la sete di tornare all’origine dopo essersi lasciate dietro le impurità cui la condizione della sua contingenza lo ha costretto